Là, in quei memorabili(ma anche no, pero magari un pò si) anni 80 si è consumata la parte più romantica del mio rapporto con i videogiochi. Quella vissuta con i cabinati presenti in sale giochi e bar riempiti di camionate di duecento lire.
Il Commodore 64 e il Sega Master System non erano minimamente all'altezza degli hardware dei cosiddetti arcade(il NES forse era un pelo più avanti della concorrenza) e per vedere home system vagamente all'altezza si dovranno aspettare gli anni 90 con Amiga, Mega Drive e Super Nintendo. Cioè per vedere home system all'altezza degli arcade degli anni 80.
Questa serie di post(il parte 1 del titolo non sta lì per caso) parla di quei tempi che ho vissuto e dei videogiochi che più mi sono rimasti impressi per tutta una serie di motivazioni sia tecniche che sentimentali. In definitiva non è un post sui migliori giochi degli anni 80(anche se vari di quelli che citerò sono veri e propri classici) ma un viaggio nella memoria.
Se vi siete già rotti i maroni, allora dirigetevi QUI e fatevi due risate, altrimenti...pronti...si parte.
CENTIPEDE(1980, Atari)
PAC-MAN(1980, Midway)
All'epoca(non il 1980 che avevo appena due anni) non lo apprezzavo ma il tempo è stato galantuomo e adesso sul pc ne ho installate sei o sette versioni derivate.
TRIVIA: in giappolandia si chiama Puck-Man che in inglese sarebbe Uomo-Vomito
CRUSH ROLLER(1981, Alpha Denshi Co.)
Questo gioco ebbe il merito di generare, nel bar che frequentavo, una sorta di empatia per cui chi stava a guardare "soffriva" assieme al giocatore e ad ogni perdita di vita si sollevava un "NOOOOOO". Lanci di petardi e Moet & Chandon stappati ad ogni livello completato.
DONKEY KONG(1981, Nintendo)
Qui la sfida, dato che nessuno riusciva a passare il primo livello(una cricca di gente scarsa), era mettersi a saltare i barili lanciati dallo scimmione. Vinceva(la gloria chiaramente mica dei soldi) chi ne saltava di più con una sola vita. Tipo che la prima vita la si buttava per fare sto giochino poi si provava a superare il livello.
GALAGA (1981, Namco)
Più o meno questo gioco generava gli stessi sentimenti di Crush Roller ma anche un buon numero di cagacazzi che ti dicevano come dovevi giocare.
BAGMAN (1982, Valdon Automation)
Un gioco che appassionò anche alcuni adulti e che quando fù tolto generò tanta delusione.
BURGER TIME (1982, Data East)
Il gioco era un must, sempre in quel bar, per via dei nemici veramente surreali: salsicciotti, uova e sottaceti braccia e gambe muniti.
DIG DUG (1982, Namco)
Voglio dire, gonfiare e fare esplodere i nemici? Sto gioco era ed è tutt'ora geniale.
MOON PATROL (1982, Irem)
Nella sua semplicità era un gioco parecchio difficile ma quando lo finì(se non ricordo male fui il secondo del bar) provai una soddisfazione pressoché infinita. Per dire, negli ultimi anni l'unico gioco che mi ha dato una sensazione vagamente simile è stato Fez(completato al 100% al terzo giro, ma questa è un'altra storia).
POPEYE (1982, Nintendo)
Che poi recuperare quei cazzi di cuori per quella zoccola di Olivia chi glielo faceva fare a Braccio di Ferro? Non era meglio andare a farsi un panino(o giocare a Burger Time) con Poldo.
C'è da dire che al solito bar c'era anche chi arrivava al secondo livello(un palazzo) e addirittura chi raggiungeva il terzo(una nave).
TIME PILOT (1982, Konami)
Invece era fighissimo. Un sacco di nemici da tirare giù e un mega boss alla fine di ogni livello che era ambientato in varie epoche con relativi nemici che cambiavano a seconda dell'anno rappresentato.
ZOO KEEPER (1982, Taito)
Questo gioco generò una sfida fra me e uno degli adulti che videogicavano(al solito bar, of course) del tipo che ci informavamo l'un l'altro quando uno dei due faceva un record o scopriva qualcosa di nuovo sul gameplay.
ELEVATOR ACTION (1983, Taito)
Fu fatto un seguito nel 1994 che non mi cagai. Grosso errore perchè è uno dei pochi(?) seguiti migliore dell'originale.
GYRUSS (1983, Konami)
Quando qualcuno arrivava al pianeta terra gli si facevano i complimenti come se fosse tornato a casa da una missione dallo spazio(in questo momento mi sembra di essere dentro Bar Sport di Stefano Benni).
POLE POSITION II (1983, Namco)
Sul MAME ce lo si scorda di poter giocare decentemente a questo gioco.
TRACK & FIELD (1983, Konami)
Uff...fine prima parte.
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