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mercoledì 3 luglio 2013

ARTISTI MUSICALI CHE SE AVESSERO SMESSO AL PRIMO DISCO SAREBBERO STATI CONSEGNATI ALLA STORIA DELLA MUSICA


Vi è mai capitato di pensare che alcuni artisti musicali avrebbero fatto bene a incidere un solo disco per poi sciogliersi?
Ecco il punto: taluni hanno generato delle opere d'esordio talmente belle, coinvolgenti e maestose che se avessero smesso subito(a prescindere da come è proseguita la carriera) sarebbero rimasti scolpiti nella memoria imperitura degli ascoltatori come sacri dei intoccabili(esagerare sempre e comunque).

Un paio di appunti:
-i MUSE non ci sono in questo pezzo perchè avrebbero dovuto smettere al secondo disco(dai, anche terzo) quindi DISQUALIFIED.
-non andate a cercare subito Il Teatro degli Orrori. E' una risposta fin troppo facile.


A PERFECT CIRCLE
Primo side project del leader dei Tool, Maynard Keenan. Il disco intitolato Mer de Noms(uno spettacolare gioco di parole) è un perfetto esempio di come declinare i Tool in salsa pop. Lasciate perdere le recensioni che ne parlano come un disco distante dagli standard tooliani, basta prendere Ænima e togliere tutti gli elementi tipici del gruppo per ottenere Mer de Noms(ribadisco che è un gioco di parole meraviglioso).
Dunque? Dunque se si fossero limitati al primo, senza dimenticare che il seguente Thirteen Step è comunque buono, avremmo tutti pensato: va, va com'è figo Keenan che sa fare i Tool e i Tool-Pop. 

COLDPLAY
Al di là del fatto che da almeno tre dischi Martin & soci hanno trovato la loro zona di sicurezza(dischi che suonano più o meno uguali ma che qualche colpetto ancora lo assestano) resta il fatto che Parchutes è a tutt'oggi il loro miglio disco. Certo, i fan beceri diranno che non è un granchè ma altrimenti non sarebbero fan beceri. 
Dieci canzoni(o undici, a seconda di come si vuol considerare la ghost track) fatte di arrangiamenti minimali e testi altrettanto scarni che danno la miglior dimensione della poetica di Chris Martin presto andata a farsene un giro.
NOTA: per quanto riguarda i colpetti di cui sopra si veda qui.

INCUBUS
I fan e "chi ci capisce della musica" si ostina a dire che Fungus Amongus è un disco che per lo più copia da Faith No More, Red Hot Chili Peppers, Rage Against The Machine, Mr. Bungle e chi più ne ha più ne metta.
La (mia) verità è che ci si trova davanti ad un bel disco zuppo di funk, inserti rap e scratch che ci stanno abbastanza bene, chitarre distorte e testi fuori di testa. Insomma un disco da ascoltare un pò ovunque, forse addirittura in qualche aperitivo un pò alternative(non chiedetemi cosa vuol dire quest'ultima frase). Poi qualcuno dirà: "eh, ma S.C.I.E.NC.E. è più nu metal incazzato" o "eh, ma Make Yourself è il disco della maturità". Tutto vero, ma tanto dal quarto disco(Mornig View) Boyd & cumpa hanno capito che è più bello e redditizio fare musica per scopare.

INTERPOL
La critica più abusata sugli Interpol è che sono dei Joy Division attualizzati. Secondo me, questo invece è il loro punto di forza. "Turn on the Bright Lights" prende i cupi e decadenti Joy Division per darne una loro visione meno dark. Quindi tutto bene, bravi loro, viva gli Interpol? Si, se si fossero fermati qui perchè i due dischi seguenti seppur meritevoli di attenzione non fanno altro che reiterare quanto già visto con il disco d'esordio.

JEFF BUCKLEY
Lo so. Questa è pura cattiveria, ma non nei confronti di Jeff Buckley quanto più verso Mary Guibert(la madre) e Chris Cornell(amico di Jeff, nonché in procinto di diventare figlio di una donna che la dà via per pochi spiccioli e si dimentica di dare il resto. Tranquilli, ne riparliamo prima o poi). Coloro che vollero 
fortissimamente vollero mettere su disco le canzoni presenti in "Sketches for My Sweetheart the Drunk". Disco brutto? No. Disco di cui si sentiva il bisogno? Stessa risposta. Tanto più che su bootleg le stesse canzoni suonano molto meglio.

RIVAL SCHOOLS
Tizi americani che hanno mutuato il nome da un videogioco di sleppe 3D(tipo Tekken per capirci) e il titolo del loro primo disco, United By Fate, dal sottotitolo del videogioco di cui sopra. Il suono del primo lavoro è molto sporco e tagliente(d'altra parte i componenti provengono da vari gruppi hardcore), non un capolavoro ma un lavoro che può piacere non solo ai cultori del genere.
Il problema è che i Rival School dopo questo non hanno fatto altro per ben dieci anni. Fino all'8 marzo 2011 quando hanno deciso di pubblicare Pedals, disco che gli ha valso un posto in questo post.

SILVERSUN PICKUPS
Altri tizi americani. Il loro anno è il 2006 quando pubblicano "Carnavas" un misto di My Bloody Valentine e Smashing Pumpkins, e infatti "chi ci capisce della musica" li addita già come eroi del Nu Shoegaze(mai capita sta moda del Nu) e addirittura come eredi degli Smashing. Il secondo disco del 2009 reitera quanto già visto nell'esordio. Nel 2012 se ne escono con un disco imbarazzante e tanti saluti.

SYSTEM OF A DOWN
System of a Down. 1998. Lì c'era tutto quello che ci serviva. Il resto è materia di discussione per chi ha voglia di stabilire se i SOAD sono o meno entrati in una zona di sicurezza mascherata da Alternative Metal. E Toxicity? Il disco con cui hanno fatto il botto non vale? Vale, vale.. Vale anche il fatto che abbiano fatto il "botto" con quel disco.

Ma ce ne è anche per gli italiani.

BLUVERTIGO
Non tanto per la deriva da talent show presa da Morgan(per quello ci ha pensato lui stesso ad autoseccarsi la carriera ma non per la storia delle droghe) quanto perchè il primo disco è una perfetta sintesi dell'elettronica asservita ad un concetto rock ma presentato in modo che possa piacere sia al pubblico "colto" che all'ascoltatore cazzone. Se poi il successo è arrivato al secondo disco dipende dal fatto che gli ascoltatori cazzoni sono più di quelli "colti" e anche più di tutti quelli che stanno nel mezzo.
C'è da dire che hanno avuto il buon gusto di fermarsi al terzo, ancora dignitoso, disco. Mentre Morgan ha coverizzato un disco di De Andrè(AHAHAHAHAHHAHAHA!)

DANIELE SILVESTRI
Fino a "Sig. Dapatas"(1999) l'ho sempre considerato uno poco compreso. Non un genio ma uno che sapeva giocare benissimo coi testi per tirarne fuori qualcosa di più profondo di quello che poteva apparire. Intorno al 2002 ha capito che è più bello e redditizio fare musica per scopare.
Al di là di tutto il primo omonimo lavoro del 1994 suona come un Vasco che ancora non ha capito che è più bello...ecc...ecc...sia a livello di testi che di arrangiamenti.
Daniele Silvestri rientra anche nella categoria "ARTISTI CHE SI SONO FATTI FOTTERE DA SANREMO"

IL TEATRO DEGLI ORRORI
Qui non sto nemmeno a dare delle motivazioni. Riporto solo una commento che lessi poco dopo l'uscita del secondo disco: "questo disco mi piace di più perchè i testi si capiscono meglio". Mavaffanculo, va.

SUBSONICA
Se all'esordio riesci a fare un mix di rock, elettronica, dub, funk, drum & bass e fare risultare il tutto come un suono unico e compatto allora vuol dire che di capacità ne hai. Qui mi sbilancio. Capolavoro! Uno dei migliori dischi usciti nella penisola negli anni 90(con buona pace di Agnelli e della Smell like Teen Spirits italiana). Il resto? Chissenefrega.
p.s.: anche i Subsonica potrebbero rientrare nella categoria "ARTISTI CHE SI SONO FATTI FOTTERE DA SANREMO"


Menzione d'onore per i BLINDPLACE, misconosciuto gruppo rock giapponese che conosco solo io(e forse i genitori dei componenti) che effettivamente si sono fermati dopo un primo disco molto bello.
Essendo che li conosciamo si e no in cinquanta, questi non saranno mai consegnati alla storia della musica.

p.s.: giuro che il prossimo post non sarà una lista. I Swear!

4 commenti: