Magari quei quattro gatti che seguono (seguivano?) questo blog pensavano che dopo due mesi abbondanti di silenzio il sottoscritto avesse abbandonato la baracca come un Bertolaso qualsiasi all'Aquila. E invece...
Si torna a parlare di parcheggi. I cesenati sono sempre presenti, ma le vere star del post odierno sono i cugini (?) con cui condividono la titolarità della provincia.
Si parte in 3..2..1..
Cesena, area di servizio sulla secante. Eh, si vede che aveva fretta di parcheggiare. Che poi se uno gli parcheggia dietro all'interno delle righe gli chiude l'uscita per sempre (minuto più, minuto meno).
Cesena, Piazza delle Poste. Quello al centro vince il premio "Parcheggiare talmente a cazzo da riuscire a mettere in difficoltà un SUV metti mai che chi guida il SUV non sia un razzone e ci provi pure a parcheggiare bene".
Ma passiamo immantinente a Forlì. Via Niccolò degli Augustini.
Già sta cosa della strada-marciapiede-parcheggio non l'ho ancora metabolizzata, poi se il tipo con la Fiesta si fa venire un crisi esistenziale e parcheggia a cavallo del marciapiede si capisce come a Forlì siano più creativi.
Forlì. Tipo cinquanta metri più avanti (o indietro, dipende da dove arrivate) un tizio che le crisi esistenziali le ha passate da mò e infatti parcheggia direttamente sul marciapiede. Come il caio dietro di lui. E il sempronio ciclista che invece di usare la pista ciclabile...come si diceva: creatività.
Chiudiamo con il vincitore (a)morale del nuovo millenio di parcheggi.
Nuovamente via Niccolo Degli Augustini.
Qui non si può commentare ma solo restare in ammirata conteplazione.
QUI per vedere i fenomeni di cui si è parlato precedentemente.
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